Caro Diario di Bordo,
Ci sono cose che stanno succedendo allo Spunk e che ci danno una soddisfazione viscerale allo stomaco, che ci fa venire fame e sete vorace, che ci fa raddrizzare la schiena e ci soffia addosso come questa lunga estate caldissima, che con il suo appiccicaticcio non ci da tregua, così come noi non diamo tregua a lei. Quel tipo di cose che a fine giornata puoi essere stanco quanto vuoi, ma che ti fanno stramazzare a letto con quel mezzo sorriso scemo ancora stampato in faccia. E alcune delle cose che ci fanno sentire così sono:
Vedere questo vecchio stabile anni ‘70 rinsavirsi, guarirsi e migliorare sotto le nostre mani, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno (siamo già a 2!!!!).
Era uno scempio edilizio, noi lo vedevamo così, e in parte ancora lo è, ora sta diventando una figata mai vista prima, anche se la strada è ancora lunga e noi abbiamo appena iniziato.
Vedere come le idee si fanno fluide nel nostro team e tra i nostri collaboratori e quanta contaminazione riusciamo ad essere. Quanta voglia e quanto bisogno c’è nell’aria.
Vedere come questo piccolo paese di collina, da cui noi per primi siamo scappati lontano, inseguendo sogni americani fallaci, luoghi incredibili ed esotici, sia tutto ciò che cercavamo e che non c’era altrove.
Che non c’era nemmeno qui, attenzione! Come insieme lo stiamo inventando da capo, per noi, per chi vorrà.
Sono miraggi psichedelici di un’estate veramente carica di energie potenti, utopici sproloqui che però ci sentiamo come inchiostro sotto la pelle, la nostra!, e nel nostro sistema nervoso.
È un manifesto! Che stiamo scrivendo. Uno stile di vita ci stiamo cucendo a nostra misura.

Domenica 4 luglio abbiamo festeggiato il nostro 2 compleanno. (alcuni di noi ne sono usciti con 10anni in più perché rega, ma che fatica!) ed è stato bellissimo!
È stato bellissimo l’affetto, la musica, i regali, le promesse, ballare la Carrà a fine serata, amuleto dei nostri giorni a venire. Sono stati bellissimi gli abbracci, è stato bellissimo vedere gente raggiungerci da lontano con gli occhi spanati sul nostro bellissimo SPUNK. E sarà bellissimo sempre, fino a che ci sarà da lavorare a questo micromondo che stiamo sistemando, curando, accarezzando, spronando, costruendo.
Poi ieri ne abbiamo combinata un’altra e solo chi vive dentro storie fantastiche e tremendamente romantiche e viaggia in film mentali di altri pianeti può sentirne il senso e la bellezza.
Abbiamo steso un telo 3x6m sulla facciata del capannone dell’ex piscina, sul giardino teli colorati e cuscini, poi un frigo pieno di gelati, bibite e caramelle gommose. I Ragazzi di Altrove – Cinema Nomade hanno acceso il proiettore, i bambini sono arrivati e dal terrazzo della cucina Nicolò, Diletta e Guido hanno fatto scendere una carrucola piena di pop corn fumanti e pizze da gustare come ci si gusta un film cult anni ’80 su un giardino in piena estate. La media d’età era così bassa che nessuna testa ingombrava alla visione del film di chi stava dietro e ai bambini degli anni ’20 di questo folle millennio è stata mostrata la magia di un Cinema d’altri tempi e d’altri spazi, così, Altrove.

Tutto ci sembra così magico e chiaro, anche nei giorni più difficili, che qui si fa lo SPUNK o si muore.